The Flying Madonnas «Per Aspera Ad Astra» (2016)

The Flying Madonnas «Per Aspera Ad Astra» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
11.08.2016

 

Visualizzazioni:
1463

 

Band:
The Flying Madonnas
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Titolo:
Per Aspera Ad Astra

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Niccolò Friz :: Drums, Maracas, Voices
Mattia Frattari :: Synths, Effects
Andrea Di Stefano :: Bass
Jack Serri :: Guitar

 

Genere:
Strumentale / Psichedelico / Math Rock / Progressive

 

Durata:
32' 40"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
01.04.2016

 

Etichetta:
Factum Est
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New Sonic Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Arrivano al cd di debutto i Romani The Flying Madonnas con il loro primo album, che dura quasi 33 minuti splittati in 8 tracce più 3 intermezzi. E a scanso di equivoci, desidero dire sin da subito che questa release ha poco a che spartire con i gusti del metallaro medio, e probabilmente va anche oltre lo stoner che pur sembrava caratterizzare il loro primo Ep. Ora sembra essere la psichedelia pura la musica che caratterizza questa band, messa al servizio dell’indie.
L’ascolto di “Per Aspera ad Astra”, tuttavia, equivale ad un ascolto onesto e tranquillo, ma anche che non lascia molto dopo l’ascolto dell’album. Il fatto è che i TFM scrivono dei pezzi non brutti, ma sento molte note, forse anche troppe in tutti i brani, e poca diversificazione dei brani, che singolarmente sono belli ma che nel complesso formano un album dove tutto sembra messo alla rinfusa, dove non c’è un episodio da singolo, dove gli intermezzi distraggono e mi suonano superflui, e dove trovi una buona opener “Cosmogonadi” affiancata ad una mediocre “Friz van botto”, corta e che mi manca un po’ di senso. In generale, direi che “Per Aspera ad Astra” suona sicuramente math rock e molto astratto, ma io direi anche troppo, dove tutto messo nell’insieme finisce per suonare molto saturo di note e per questo alla lunga lascia un po’ freddo, anche a causa di una certa diversificazione delle canzoni mancante (l’episodio più diretto, quello più lineare, con meno note, con qualcosa di acustico...) e soprattutto di una certa mancanza di emotività trasmessa.
Insomma: io ho provato e riprovato a risentire quest’album, ma devo essere sincero: mi distraggo. Non è un buon segno. Il voto riportato denota un album probabilmente non brutto, ma a cui dono una sufficienza al limite in quanto lascia un po’ freddi e che decisamente non consiglierei più di tanto ad un pubblico metal o rock, a meno che non sia molto in fissa con il math. Forse è solo una questione di audience sbagliata...

Track by Track
  1. Cosmogonadi 65
  2. Friz Van Botto 55
  3. Pluto 60
  4. Challenger 51 L 65
  5. Interlude I S.V.
  6. Punk di stelle 60
  7. Interlude II S.V.
  8. Madonnas Airlines 55
  9. Panic Boy 55
  10. Intermezzo III S.V.
  11. Ottimismi Angolari 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
60

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 11.08.2016. Articolo letto 1463 volte.

 

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